The Waiting- FOR ART, Museo MIIT.

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Alcune opere del progetto THE WAITING verranno esposte al Museo MIIT in occasione della mostra FOR ART- MAESTRI AL MUSEO MIIT dal 27 ottobre al 6 novembre 2016.

CONCEPT DEL PROGETTO

Il tempo è stato universalmente identificato con il movimento fin dagli albori della civiltà, mettendo in rapporto gli oggetti fisici nella loro reciproca collocazione nello spazio e nel suo eventuale variare. Su questa nozione si fonda la misurabilità del tempo stesso, la cui concezione fisica può tuttavia non corrispondere alla temporalità psicologica, alla percezione della durata di un’esperienza.

Uno dei concetti più penetrabili del tempo è quello dell’attesa.  Nel  suo infinito variare, si snoda, si dilata e si  contrae,- contorcendo  lo spazio – durante il quale il tempo si mostra in tutta la sua immota fissità. Seppur scorrendo, la percezione che ne ricaviamo è quella di un’immobile passività.

L’attesa diventa perciò paradigma di momenti definiti dell’esistenza in cui ci troviamo per cause esterne o interne all’essere.  Istanti sospesi che il più delle volte non siamo in grado di gestire, in un’era in cui tutto si muove al passo delle nuove tecnologie che definiscono una vera e propria rivoluzione antropologica. La rapidità del veicolare informazioni si contrappone perciò alla quasi totale mancanza di procedure che possano mediare con il tempo, completamente stravolto nell’accezione del suo scorrere, velocizzato, annullato quasi. Non possediamo strumenti per esercitare controllo sul tempo passivo, quello dell’attesa appunto, eguagliabile ormai ad un fastidio, ad un ostacolo o ad una prova da superare mentre per millenni ha permeato e scandito la vita dell’umanità costruendo forme, intrecci, proiezioni.

Il tempo dell’attesa non è immune dal dolore. Nelle tele che compongono l’opera THE WAITING,  essa è squarcio, sovrapposizione, tessuto slabbrato. Ma è anche spazio- fisico- che si svuota e si riempie. Livelli diversi di materiali diversi, a volte immediatamente percepibili e altre che si rivelano ad un secondo sguardo, colori dalla connotazione forte che  si amalgamano ad ombre tenui  o sbiadite. L’Attesa come sinonimo di ferita inferta, aperta ,sospesa anch’essa.

Concepite in diversi stadi della mia gravidanza, queste opere in divenire  si propongono di trovare respiro alla fine della stessa e di continuare ad indagare il rapporto tra la percezione del tempo dell’attesa in momenti diversi della vita umana, del suo intrecciarsi al tempo attivo, della sua consapevolezza.

ARTE.IT- The Map of Art in Italy

 

27 OTTOBRE- 6 NOVEMBRE 2016
MUSEO MIIT- Corso Cairoli 4, Torino. 
Opening 27.10.16 ore 18
orario 15.30/19.30
Su appuntamento per visite guidate, gruppi, scolaresche 
info@museomiit.it  +39 0118129776

Are you present? Sulle Orme di Marina

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Il 14 marzo 2010 al Moma di New York ha inaugurato “The Artist Is Present” di Marina Abramovic. Durante tutta la performance (14 marzo- 31 maggio) l’artista stava immobile, in silenzio, seduta davanti a un tavolo per molte ore al giorno, a incontrare gli sguardi del pubblico, che quasi come in un solenne rituale pagano, le si avvicinava lentamente e le si sedeva di fronte, per tutto il tempo che riteneva necessario.

Toro Verde presenta un evento legato a questa perfomance, in collaborazione con l’artista Ella Marciello, che ha partecipato con la Abramovic nel 2014 ad uno degli esercizi del ciclo Cleaning The House, preparatori per la performance. (la cronaca della performance è disponibile qui ).

Verranno presentate le opere tratte dal progetto “Are you present?” e altre che fanno parte del percorso dell’artista.

Are you present?

Questo progetto nasce sulle orme della performance “The Artist is Present” di Marina Abramovic, presentata al MoMa di New York nel 2010, in cui l’artista per tre mesi ha permesso a persone comuni di sedersi su una sedia di fronte a lei, rimanendo in silenzio. Cercando di creare un’atmosfera che nasce dal contrasto tra spazio pieno e spazio vuoto, tra rumore di fondo e assenza di rumore, ciò che emerge è la forte connotazione emotiva del momento, che, isolato dalla comune cronologia diventa, in questo modo, archetipo di come viviamo lo spazio, il tempo e le interazioni. Ciò che ci viene dato e ciò che diamo, ciò che impariamo e ciò di cui ci liberiamo, le emozioni da cui attingere ogni giorno e quelle da cui ci allontaniamo si trasformano, così, in un istante cristallizzato e immobile, percepibile come una fotografia della personalità di ognuno.

È così che ci muoviamo per il mondo? In quale modo affrontiamo quello che ci accade?

Traendo spunto dalle persone che si sono sedute davanti alla Abramovic sono state concepite queste tele, ritratti del breve passaggio di una consapevolezza nuova ed antica, quella della transitorietà dell’uomo; momenti di emozioni violente eppure silenziose e semplici, come il gesto sottovalutato di prendere posto davanti a qualcuno. L’obiettivo di questa serie di lavori è l’introspezione, lo studio dell’animo umano ad un nuovo punto di svolta: in ogni istante della vita accade di dare e di ricevere qualcosa da coloro che ci circondano, siano essi parte della nostra rete sociale e affettiva o perfetti estranei.

La domanda è quindi aperta: e tu, sei presente?

 

4 MARZO- 4 APRILE 2016

Toroverde, Via delle Orfane 30

Torino

VERNISSAGE 4 marzo 2016 ORE 21